Systematic review of the literature on the clinical effectiveness of the cochlear implant procedure in paediatric patients
Revisione sistematica della letteratura sull’efficacia clinica della procedura di impianto cocleare in età pediatrica
F. Forli1, E. Arslan2, S. Bellelli3, S. Burdo4, P. Mancini5, A. Martini6, M. Miccoli7, N. Quaranta8, S. Berrettini1
1 Operative Unit of Otorhinolaryngology, Audiology and Phoniatrics, University of Pisa, Italy; 2 Audiology and Phoniatrics Unit, Treviso Hospital, University of Padova, Italy; 3 Institute of Management, Scuola Superiore “Sant’Anna”, Pisa, Italy; 4 Operative Unit of Audiovestibology of the Hospital of the Circolo di Varese; 5 Department of Sense Organs, Faculty of Medicine and Odontoiatry, Sapienza University of Rome, Italy; 6 Operative Unit of Otolaryngology and Otosurgery, University of Padova, Italy; 7 General and Applied Hygiene, Department of Experimental Pathology, Medical Biotechnologies, Infectivology and Epidemiology, University of Pisa, Italy; 8 Otorhinolaryngology Clinic “G. Lugli”, University of Bari, Otological and Otoneurological Microsurgery, Italy
The first and the last author drafted and coordinated the manuscript; the other authors are reported in alphabetical order, as they had equal contributions.
Summary
The aim of this systematic review of the literature was to summarize the results of scientific publications on the clinical effectiveness of the cochlear implant (CI) procedure in children. The members of the Working Group first examined existing national and international literature and the principal international guidelines on the procedure. They considered as universally-accepted the usefulness/effectiveness of unilateral cochlear implantation in severely-profoundly deaf children. Accordingly, they focused attention on systematic reviews addressing clinical effectiveness and cost/efficacy of the CI procedure, with particular regard to the most controversial issues for which international consensus is lacking. The following aspects were evaluated: post-CI outcomes linked to precocity of CI; bilateral (simultaneous/ sequential) CI vs. unilateral CI and vs. bimodal stimulation; benefits derived from CI in deaf children with associated disabilities. With regard to the outcomes after implantation linked to precocity of intervention, there are few studies comparing post-CI outcomes in children implanted within the first year of life with those of children implanted in the second year. The selected studies suggest that children implanted within the first year of life present hearing and communicative outcomes that are better than those of children implanted after 12 months of age. Concerning children implanted after the first year of life, all studies confirm an advantage with respect to implant precocity, and many document an advantage in children who received cochlear implants under 18 months of age compared to those implanted at a later stage. With regard to bilateral CI, the studies demonstrate that compared to unilateral CI, bilateral CI offers advantages in terms of hearing in noise, sound localization and during hearing in a silent environment. There is, however, a wide range of variability. The studies also document the advantages after sequential bilateral CI. In these cases, a short interval between interventions, precocity of the first CI and precocity of the second CI are considered positive prognostic factors. In deaf children with associated disabilities, the studies analyzed evidence that the CI procedure is also suitable for children with disabilities associated with deafness, and that even these children may benefit from the procedure, even if these may be slower and inferior to those in children with isolated deafness, especially in terms of high communicative and perceptive skills.
Riassunto
L’obiettivo della revisione sistematica della letteratura è stato quello di sintetizzare i risultati degli studi scientifici pubblicati sull’efficacia clinica della procedura di impianto cocleare (IC) nel bambino. I componenti del Gruppo di Lavoro, viste le evidenze della letteratura nazionale ed internazionale e analizzate le principali linee guida internazionali riguardanti la procedura in oggetto, decidono di considerare come universalmente accettata l’utilità/efficacia della procedura di IC unilaterale nelle sordità gravi/profonde del bambino e di focalizzare la review sulle tematiche più attuali e più discusse, per per le quali non esiste ancora un consenso internazionale. In particolare, si è proceduto alla valutazione dei seguenti aspetti: risultati post-IC in rapporto alla precocità dell’IC; IC bilaterale (simultaneo/ sequenziale) vs. IC unilaterale e vs. stimolazione bimodale; beneficio derivato dalla procedura di IC in bambini con disabilità associate alla sordità. Riguardo ai risultati post-IC in relazione alla precocità del’intervento, sono pochi gli studi della letteratura che confrontano i risultati post-IC di bambini impiantati entro il primo anno di vita con quelli di bambini impiantati nel secondo anno di vita. Gli studi selezionati evidenziano comunque che bambini impiantati entro il primo anno di vita presentano risultati uditivi e soprattutto comunicativi migliori rispetto a quelli impiantati dopo i 12 mesi di età. Per quanto riguarda i bambini impiantati dopo il primo anno di vita, tutti gli studi documentano un vantaggio in relazione alla precocità di impianto, e tra questi molti documentano un vantaggio in bambini sottoposti alla procedura entro i 18 mesi di vita rispetto a quelli impiantati in epoche successive. Riguardo all’IC bilaterale, gli studi selezionati dimostrano che l’IC bilaterale rispetto all’IC unilaterale offre vantaggi nell’ascolto nel rumore, F. Forli et al. nella localizzazione sorgente sonora, durante l’ascolto nel silenzio. E’comunque presente una ampia variabilità nei risultati. Gli studi documentano vantaggi anche dopo IC bilaterale sequenziale. In questo caso vengono considerati fattori prognostici positivi un breve intervallo tra i due interventi, la precocità del primo IC, la precocità del secondo IC. Per quanto riguarda la procedura di IC in bambini con disabilità associate, gli studi selezionati documentano che la procedura di IC è indicata anche in bambini con disabilità associate alla sordità e che questi bambini presentano benefici dalla procedura, anche se più lenti e inferiori rispetto ai bambini con sordità isolata, soprattutto in termini di abilità comunicative e percettive elevate